Come conquistare i propri sogni in un salto quantico

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La conoscete la storia dei due topolini e del deposito di formaggio all’interno di un labirinto di S. Johnson?

E’ una bellissima storia e in fondo a questo articolo troverete anche il link per visualizzarla su YouTube. 

In questa storia vi riconoscerete...ve la racconto in modo sintetico.

In un labirinto vivevano due topolini: Nasofino e Trottolino e due omini: Tentenna e Ridolino.

I quattro personaggi avevano trovato un deposito di formaggio che dava loro nutrimento.

Ogni giorno i due omini andavano a trovare l’oggetto che dava loro la felicità e se ne nutrivano. I topi facevano la stessa cosa ma...esploravano anche altre parti del labirinto coscienti del fatto che il formaggio sarebbe, prima o poi, finito. Gli omini, col passare del tempo, andavano al deposito con sempre meno entusiasmo, erano certi di trovare il formaggio quindi non avevano molti stimoli di conquista.

In questi primi passaggi possiamo ritrovarci con la nostra vita. Le nostre abitudini ci portano a fare sempre la stessa strada per recarci nei posti in cui dobbiamo andare (es il lavoro) o in cui vogliamo andare. Diventiamo comodi siamo certi della nostra routine di cui ci lamentiamo ma che ci dà sicurezze.

Per Ridolino, il formaggio significava sentirsi al sicuro, farsi un giorno una bella famiglia ed andare a vivere nel posto dei suoi sogni. Per Tentenna, il formaggio rappresentava invece lo strumento per una bellissima carriera, avere schiere di sottoposti e possedere una casa sconfinata con immensa vista mare.

Improvvisamente, ma forse neanche tanto, il formaggio finì!

I due omini rimasero sbalorditi e iniziarono a rattristarsi, per poi cedere a preoccupazione e a sconforto, cercando, come si fa spesso, di identificare qualcuno o qualcosa a cui dare la colpa della situazione.

Anziché mettersi alla ricerca di un altro deposito, tornarono in quello vuoto ogni giorno, con l’idea che forse sarebbe cambiato qualcosa ma riuscendo a capire una cosa fondamentale: più dai importanza al tuo formaggio più ne vuoi avere.

Intanto gli altri due topolini avevano già scovato il nuovo deposito... Non appena il formaggio era finito, infatti, si erano messi alla ricerca, seguendo il loro istinto, liberi da ogni condizionamento razionale.

Dopo qualche giorno Ridolino si stufò di fare le stesse cose: tornare al deposito vuoto e arrabbiarsi per l’assenza di formaggio. Lamentarsi della propria condizione ma non fare nulla per cambiarla.

Anche questo dovrebbe risuonare con noi non trovate?

Ridolino capì che talvolta le cose cambiano e non tornano più le stesse, che il nuovo formaggio si sarebbe trovato altrove e che se non cambi...rischi di scomparire.

Vogliamo fare questa fine? Rimanere tranquilli nella nostra comfort zone aspettando che il nostro formaggio ci venga portato? Accusare gli altri o le circostanze se siamo ancora qui anziché andare verso i nostri sogni?

Ridolino si immaginava altrove e già l'idea lo metteva nuovamente di buon umore mentre Tentenna utilizzava tutte le sue energie per capire chi avesse potuto spostare il suo formaggio! Era anche certo che prima o poi sarebbe tornato tutto come prima!

Ridolino decise che il momento era giunto, ma aveva paura a pensare di inoltrarsi da solo nel labirinto. Infatti Tentenna non ne voleva proprio sapere di andarsene, era convinto che qualcosa sarebbe cambiato.

Per farsi coraggio Ridolino scrisse una frase "che cosa fareste se non aveste paura?”

Scrivendo questa frase Ridolino aveva fatto il suo "salto quantico", ma ancora non se ne era accorto.

Ridolino intraprese il suo viaggio, dapprima titubante poi man mano che avanzava sentiva in lui sempre più energie, non ne capiva il motivo! Del resto era a digiuno da tanti giorni.

Stava rendendosi conto del suo salto...e scriveva frasi sui muri del labirinto mentre camminava, frasi come "annusa spesso il formaggio, così ti accorgi se diventa vecchio", "seguire una direzione nuova, aiuta a trovare un formaggio nuovo".

Poi ci prese gusto.. e su altri muri scrisse: "quando superi le tue paure ti senti libero", "se immagini di gustare il nuovo formaggio già prima di trovarlo, scoprirai la via giusta per conquistarlo".

Queste frasi (veri  propri riti) non solo gli davano coraggio ed energia ma dimostravano che Ridolino si era lasciato il passato alle spalle, aveva svoltato, era in contatto col suo presente per dirigersi verso i propri sogni! Trovare nuovo formaggio.

Ogni tanto sulla strada incontrava piccole sorprese, pezzetti di formaggio che gli facevano capire si essere nella direzione giusta

Finchè un giorno non arriva al nuovo deposito, ancora più ricco di formaggio.

Ridolino torna dal suo compagno Tentenna per convincerlo ad andare con lui, ma Tentenna è convinto che il nuovo formaggio non gli piacerà, lui vuole quello vecchio, il passato. E' irremovibile.

La storia finisce così, Risolino torna al deposito e dopo qualche giorno sente dei passi ...forse Tentenna aveva cambiato idea…

Questa è la fine della storia o, come dice l’autore, un nuovo inizio...

Mi pare che la storia sia molto autoesplicativa. Dare la colpa agli altri, trovare cause esterne a noi sono tratti caratteristici della crisi in cui ci troviamo. Lo stesso Peter Senge delinea queste tra le cause che portano a rimanere ancorati alla nostra situazione.

Cambiando invece atteggiamento, possibile solo quando ci si lascia alle spalle davvero il passato, possiamo dirigerci verso i nostri sogni.

Non occorre sapere la strada!!!

Ridolino non la sa. Ma scrive che se ti immagini la tua meta allora scoprirai la strada.

Immaginati il tuo sogno, assaporalo, vedilo con la mente e disegnalo se vuoi. Già così le energie inizieranno a crescere per fare il tuo viaggio.

Ogni giorno cambia qualcosa nel tuo stile di vita, i percorsi che fai e come li fai.

Stai attento ai piccoli segnali che ti possono arrivare per farti capire se sei sulla giusta strada.

Dai modo al sogno di realizzarsi e trovalo, spostati con il formaggio una volta che lo hai raggiunto perché ci sarà semrpe qualcuno che te lo sposta

Riferimenti

Who moved my cheese. S. Johnson

La Quinta Disciplina. Peter Senge

 

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